Se qualcuno di voi, come me, è iscritto ad un Ordine Professionale penso che riceverà , in maniera più o meno regolare, delle «veline» dal proprio Ordine riguardanti gli incarichi professionali che le varie Pubbliche Amministrazioni locali richiedono ai professionisti che operano nella loro zona di competenza.
Quello che a me «urta» è il fatto che questi incarichi riguardano sempre opere pubbliche in materia di edilizia, gestione del territorio e via dicendo, mai si parla di informatica e/o telecomunicazioni. Sembra quasi che questo settore sia appannaggio solo di ditte esterne che forniscono sia l’hardware che il software di cui, di volta in volta, la PA ha necessità .
Io non metto in dubbio la professionalità di tali aziende, ci mancherebbe altro, ma mi chiedo come mai ci sia questa differenza di trattamento tra gli incarichi, come dire, «standard» (edilizia & C.) e le nuove tecnologie, le quali, specialmente negli ultimi anni, hanno un ruolo sempre più rilevante nella funzione di avvicinare le PA al cittadino.
Mentre per fare una strada ci vuole un «professionista» iscritto ad un Ordine Professionale, per gestire i dati anagrafici dei cittadini se ne può fare benissimo a meno!
Sono io che sono paranoico o qualcosa non torna?
Mi chiedo se qualcuno di voi ha avuto esperienze simili e/o ha notato lo stesso atteggiamento presso il proprio Comune o altra PA. Nel qual caso vorrei aprire un dibattito (che spero di tenere in futuri aggiornamenti di questo articolo) per cercare di coordinarci e far notare questa «differenza di trattamento» da parte della PA.
Progetto ambizioso? Vedremo… 🙂
Aggiornamento 07/05/2009: la discussione continua qui.
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