Da: www.primadanoi.it:
ABRUZZO. Anche la Regione Abruzzo sta pensando all’introduzione del software libero e di mandare in soffitta sistemi operativi costosi
Non so che dire… come persona che da anni lavora con e per il software libero sono contento ma noto con dispiacere che ancora si decide di passare al software libero per soli motivi economici (anche se nella seconda parte dell’articolo un po’ il tiro viene aggiustato :).
Scegliere il software libero, nelle PA, dovrebbe essere una scelta dettata in primis da motivi riguardanti:
- la sicurezza dei dati e la trasparenza del trattamento di questi ultimi da parte dei vari programmi che li utilizzano (cosa che col software proprietario proprio non si può fare a meno di NDA assurdi);
- l’accessibilità , da parte di ogni cittadino, dei dati con i formati aperti;
- la possibilità di cambiare fornitore dei servizi e del software e non vincolarsi ad un fornitore unico;
- la possibilità di scambiare software tra le varie PA d’Italia in modo da avere anche dei sistemi standardizzati;
ed in fine:
- la possibilità di risparmiare sulle licenze reinvestendo i soldi dei contribuenti sul territorio invece che spedire tutto a Redmond.
Quando sento dire che si è passati al software libero <<prima di tutto (per) un risparmio economico consistente se si pensa che il primo è¨ a pagamento e il secondo completamente gratuito>> mi cadono un po’ le braccia perché se il software libero non fosse anche a pagamento ad oggi sarei in mezzo ad una strada.
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