Il Garante per la Privacy in collaborazione con Poste Italiane S.p.A. ha stilato un’ agile vademecum “Social Network: Attenzione agli effetti collaterali†per utenti esperti e non al fine di tutelare la propria privacy nelle reti sociali (es. Facebook, MySpace, Twitter, Badoo.Com, Flickr, MyYeaarbook ecc.). La guida in questione è disponibile gratuitamente nei principali uffici postali italiani.
Molti non sanno o volontariamente prendono “sotto gamba†il fatto che una volta inseriti dati, foto personali all’interno di un social network, questi, possono essere utilizzati, registrati e diffusi da tutti i contatti, dai componenti dei gruppi cui si aderisce o anche dallo stesso gestore del servizio, in conformità alle condizioni di licenza. Pertanto, il Garante in linea col suo ruolo istituzionale ha individuato alcune e semplici regole basilari che inesperti e professionisti devono attuare (es. usare login e password diversi da quelli utilizzati sulla posta elettronica o per l’home banking, non taggare amici in foto senza il loro consenso, leggere attentamente la privacy policy, ecc.).
Un esempio singolare su come possano essere utilizzati i dati immessi in rete è il recente caso di una giovane canadese, Nathalie Blanchard. La ragazza riceveva da due anni da una compagnia assicuratrice un assegno per una “presunta†depressione post lavorativa. E’ stata proprio la compagnia assicuratrice a smascherarla attraverso Facebook e a scoprire molte foto goliardiche incompatibili con lo status di depressione. Legittima, dunque, la successiva revoca dell’assegno.
A parte il caso curioso in questione è proprio vero che bisogna state attenti ai dati inseriti nella rete….ormai “tutto†e “tutti†sono a portata di click!
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