Molte volte durante le mie navigazioni ho notato delle informazioni su come diventare consulente informatico, ma di risposte ce ne sono ben poche, anche se basterebbe andare da un commercialista e chiedere chiedere chiedere… altre volte, invece, l’occasione ci porta ad affrontare questa situazione in maniera diretta, vedasi un’assunzione.
Di seguito vi presento la mia esperienza, ma sarei ben felice di creare una piccola guida (fruibile on-line) sulle varie possibilità e strade da seguire per diventare un consulente informatico.
La mia esperienza parte da un diploma in Ragioniere Programmatore e tanta passione per l’ICT, naturalmente la strada non è stata facile poiché trovare un impiego al giorno d’oggi non è cosa da niente nella realtà in cui vivo.
Il campo dell’ICT, seppur vasto, trova degli ostacoli nell’accesso al mondo del lavoro, parlo della mia esperienza e degli innumerevoli colloqui che ho dovuto sostenere al quale le risposte erano sempre le stesse:
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le faremo sapere…
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ho visto il suo curriculum, ma quanti anni d’esperienza ha?
Certo trovare una risposta alla prima affermazione penso sia molto facile, la seconda invece mi è sembrata più oggetto di studio.
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Come possiamo fare esperienza noi che partiamo solo dalla base “teorica�
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Ma tralasciando queste breve parentesi sullo start-up e soffermandoci sul cuore dell’articolo, supponiamo di aver trovato un’azienda che ci offre la possibilità di lavorare su un progetto, ma non possediamo la partita IVA, come fare? Semplice, possiamo usare il contratto a progetto!
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Mediante questo tipo di contratto, stipulato tra le parti, vengono definite:
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il progetto da seguire;
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la durata del progetto;
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il compenso economico;
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la modalità di pagamento;
concluso l’iter con l’azienda, si passa all’apertura da parte del lavoratore di una particolare posizione nei confronti dell’INPS, e cioè l’iscrizione alla gestione separata.
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Questa particolare posizione tutela il collaboratore nei confronti del sistema pensionistico, basta quindi recarsi presso l’INPS con il progetto firmato da entrambe le parti e compilare un semplice modulo, dove in allegato troverete una tabella con dei codici che identificano il lavoro che si andrà a svolgere. Per maggiori informazioni riguardo la gestione separata vi rimando al link dell’INPS.
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Vorrei ora precisare un paio di cosette per quanto riguarda il lato economico e le modalità di pagamento presenti nel contratto.
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Le modalità di pagamento vengono scelte nel contratto (bonifico, ecc.), ed è importante anche sapere che esiste la possibilità di decidere la cadenza dello stesso (mensile, trimestrale, ecc.); inoltre bisogna considerare che non è prevista la tredicesima, quindi bisognerà tener conto durante il patteggiamento del compenso economico e prevedere pure la possibilità di inserire il rimborso spese carburante (magari con tariffario ACI, per progetti che prevedono spostamenti) e spese varie sostenute per conto dell’azienda nell’espletare il proprio lavoro.
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Direi che è tutto, in definitiva quindi, mediante questa tipologia di contratto e con la gestione separata dell’INPS, abbiamo la possibilità di essere consulente informatico senza partita IVA, naturalmente come in tutte le situazioni abbiamo i pro e i contro, ma questa è un’altra storia…
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