Durante la mia esperienza come consulente ho avuto modo di vederne di cotte e di crude ma mai così cotte e così crude come i fatti che riguardano le nostre tariffe.
La domanda è molto semplice: qual è la tariffa minima che un consulente deve chiedere per non cadere nello sfruttamento?
Purtroppo, ad oggi, la risposta non c’è. Anche gli ordini professionali (almeno per quanto mi risulta, ma posso sempre sbagliarmi n.d.a.) non aiutano le matricole (ed anche i così detti «senior») definendo un tariffario minimo. E’ vero che le ultime liberalizzazioni hanno abolito i tariffari minimi ma questi, se esistessero anche per la nostra categoria, rappresenterebbero un buon «punto di riferimento» sia per aiutare le matricole a definire in maniera corretta una prestazione professionale ed evitare quindi di essere sfruttate, sia. e soprattutto, per dare una base solida utile a dirimere i contenziosi verso tutti quei clienti allergici al pagamento di un onorario troppo frettolosamente giudicato «caro».
Con questo articolo quindi, vorrei raccogliere una serie di pareri utili alla redazione di un nostro tariffario minimo che pubblicheremo su questo portale; il tutto per coordinarci ed aiutare tutti coloro che vogliono iniziare questo magnifico quanto bistrattato lavoro. Vi chiedo pertanto di inviarmi dei suggerimenti e/o proposte per iniziare la redazione di questo importante (almeno secondo me) documento!
Se poi siete a conoscenza che qualche Ordine Professionale ha prodotto qualcosa in questo senso o sapete di un sito dove si discute di ciò, vi chiedo di segnalarmelo in modo che possa riportarlo ad esempio.
Qualcuno che questo progetto sia troppo ambizioso? Forse per uno solo sì, ma non per tutti noi assieme!
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